Bentornati su Feticci. Prima di lasciarvi alla lettura di quello che negli ultimi anni è stato probabilmente il mio feticcio più grande, quasi quanto Damiano dei Maneskin e il bicchiere rotto all’Eurovision, volevo ricordarvi, qualora non ci seguiste, che su Instagram stiamo facendo una sorta di torneo, un bracket, per scegliere la top 11 di Feticci. Vi spiego tutto nell’outro, ma se intanto voleste un link per seguirci: eccolo. Buona lettura, intanto.
C’è un video, che di tanto in tanto mi ricapita tra i reel di Instagram, che mostra Cristiano Ronaldo alla Chiringuito TV che spiega la sua esultanza. Il video è tra il divertente e lo sconcertante perché ha, nell’altro protagonista, Josep Pedrerol, probabilmente il più grande conoscitore vivente della storia del Real Madrid. È una discussione ai limiti del filologico, con il giornalista che gli chiede - non si vede in questo estratto ma lo si può dedurre - “che verso fai quando esulti?”.
Questo è il video:
Cristiano Ronaldo, quando esulta, pronuncia effettivamente un suono molto simile a “SIUUUM”, tanto che così - almeno nell’universo Twitch, grazie anche a Zano, Blur e compagnia - è diventato famoso in giro per il web (e così ho deciso di titolare il pezzo). Vedere che qualcuno prova a capire perché un uomo dovrebbe pronunciare “SÌ” ma con la “U” lo stupisce e lo diverte. Fa parte dell’incredibile capacità di Cristiano Ronaldo di sembrare al contempo la versione migliore - esteticamente parlando - di un essere umano e un alieno, come poche altre persone sono riuscite prima di lui (penso per esempio a Mark Zuckerberg che è definitivamente un alieno e infatti non sembra una bella persona esteticamente, o a Brad Pitt, probabilmente la rappresentazione in carne e ossa più vicina a un dio greco, che però si scoprì avere qualche problema con l’igiene personale. Umano, troppo umano).
Il SIUUUM, che ormai abbiamo capito può essere scritto in ogni modo possibile - non vi stupite dunque se andando avanti nel pezzo lo vedrete con più o meno “u” - , è probabilmente il più grande lascito che CR7 regalerà alla storia dell’umanità. Non il suo calcio, le sue giocate, i suoi record, i suoi trofei, il suo figlio cyborg. Tutta quella roba è fatta di cellulosa, è caduca, basterebbe un blackout perché sparisca. Come la migliore delle tradizione omeriche, invece, il SIUUUM è qualcosa che si tramanda di bocca in bocca, di corpo in corpo, e per questo è destinato a non morire.
Le origini del mito
In un’intervista realizzata per la tv del Manchester United durante la sua seconda era con i Red Devils, Cristiano Ronaldo ha spiegato per l’ennesima volta il significato di questa cosa. Metto il link per correttezza, ma il riassunto è tutto qua: quand’era al Real, ogni vittoria era commentata negli spogliatoi con un grido di giubilo che era “siiii”. In molti - negli anni - hanno associato quest’usanza blancos alla presenza di Carlo Ancelotti, e io voglio crederci, voglio accollarmi che Carlo sia la musa del lascito di Cristiano. La cosa interessante è che per la prima volta Cristiano non sembra essere leader: “everyone would say ‘siiiii’ and so I started to say it. I don’t know why, it was natural”.
Ma se l’idea di un Ronaldo copione vi destabilizza, il passaggio sulla sua creazione vi spiazzerà ancora di più: “In 2013, I scored a goal against Chelsea, and this siuu celebration just started from nowhere. I just scored the goal and it just came out. It was just natural, to be honest. Since that, I started to do it more often and I feel like the supporters and the fans see it and they’re like ‘Cristiano, siiiiiiuuuu’”. Tralasciando che per CR7 esista il concetto di naturalezza, un elemento troppo grande per essere commentato, nella seconda parte di risposta si vede in nuce il vero motivo per cui l’attaccante dello United fa le cose: per piacere. I fan lo amavano, perciò ho iniziato a farlo.
Ma più che l’amore, Cristiano dalle persone vuole una cosa: che lo ricordino. “I’m like ‘wow! People are reminded of me because of it!”. Per Ronaldo la grandezza del SIUUUM - che per esempio il sito dello United traslittera in siiiiiiuuuuuu, dando pari importanza alla lettera i e alla lettera u - non è l’originalità, non è l’amore del popolo. No, per Cristiano Ronaldo quest’esultanza è una firma. È la sua statua, forse migliore di quella che effettivamente gli venne fatta qualche anno fa. È, come già detto, il suo lascito.
L’importanza del SIUUM è anche nella gestualità, oltre che nel verso che tradisce la poca essenza umana presente nell’uomo. Prima dell’urlo (o del verso, chiamatelo come preferite), Cristiano corre - per un periodo ci lega anche il meno famoso “calma, calma, sto qui”, legato alla sua permanenza al Real o a un gesto di strafottenza un po’ à la Ibra, come a dire “ci penso sempre io”- avvicina le braccia al petto, così da mostrarle in tensione, mostrare la sua muscolatura degli arti superiori quasi perfetta, poi spicca un salto, così che possiamo vedere i muscoli delle cosce nella loro massima tensione, infine si gira e fa una piroetta di 180°. A quel punto è il turno del protagonismo della schiena e dei polpacci. A differenza di altre esultanze iconiche - citando a caso dal cassetto della memoria: la mano all’orecchio di Luca Toni, le dita agli occhi di Giancarlo Pazzini, la Dybala-Mask, le esultanze rubate da Fortnite di Griezmann, la scivolata sulle ginocchia di Drogba - nel SIUUM tutto il corpo, dalla punta dei capelli ricoperti di gel fino alla punta delle scarpe perfettamente perpendicolare al terreno nel momento di massima espansione del salto, è coinvolto nell’esultanza. Persino la voce, qualcosa che non sempre sentiamo e che non è scontata venga recepita a casa. Di solito i calciatori urlano un “Ti amo” alla camera, il più delle volte un “Vamos”, sempre rigorosamente in spagnolo, qualunque sia la terra di provenienza di chi esulta. Cristiano no, tira fuori il suo megafono interiore e urla “SIUUUUM”, noncurante della presenza di un microfono o meno. E tutti lo sentono.
SIUUM e gli altri
Il 7 aprile del 2021 Cristiano Ronaldo si è appena mangiato un goal, mancando il contatto con il pallone di testa a due passi dalla linea di porta. Non c’è nulla che faccia rosicare CR7 più di non segnare, forse solo veder segnare gli altri. Così, qualche minuto più tardi, quando Chiesa con il suo solito entusiasmo entropico supera - anche se sarebbe meglio dire rimbalza - i difensori del Napoli, accenna un doppio passo e la mette in mezzo per Ronaldo che deve solo appoggiarla in porta, si crea una connessione flebile ma evidente. Cristiano fa tutta la sua preparazione, ma la fa diretto verso Chiesa che, preso alla sprovvista dal fatto che quell’uomo provi a empatizzare con qualcuno che non è Pinsoglio, si lascia andare con la classica smorfia alla Federico Chiesa a un SIUUUUM abbozzato, con solo la parte finale, quella del salto, segno che non ha capito perfettamente cosa voglia dire il rito. È pazzesco come CR7 riesca al contempo a esultare da solo, mettendosi al centro, e con un compagno. Questo sì storpiato è per definizione una cosa di gruppo, era tutto lo spogliatoio che urlava “sìììì”. Cristiano l’ha resa una cosa solo sua.
Quando è condiviso il SIUUUM spesso è solo embroniale, ne mutua piccole parti. L’unico che sembra aver capito l’importanza dell’esultanza per Ronaldo è Bernardeschi. Anche qui la condivisione, gli abbracci, arrivano dopo una rosicata di Ronaldo, con un potenziale assist dell’ex Fiorentina che poteva essere trasformato in un goal di tacco dal numero 7. Sportiello para, il goal non arriva, Ronaldo si chiede perché Dio ce l’abbia con lui. Sul finire della gara, però, Bernardeschi conclude in rete un’azione che Cristiano stava per mandare in vacca, con un pallone molto brutto per Pjanic in 3 contro uno.
Minuto 3.17
Se volete potete guardarvi l’azione nel video, ma già solo l’anteprima vi mostra quanto sia innaturale il comportamento di CR7 con questo suo compagno. Così innaturale che Federico Bernardeschi prova un’esultanza che ha un chiaro riferimento al SIUUUM. Un mix tra l’esultanza di Mbappé e quella di Ronaldo, si porta le braccia alle spalle e poi le scarica verso il basso, mentre Ronaldo lo abbraccia, quasi lo ingloba. Il linguaggio del corpo parla chiaro e urla “Vi ricordate che ho segnato anche io, prima?”.
Ogni SIUUUM che fai potrà essere usato contro di te in tribunale
Ma il video che mi manda più fuori di testa legato al SIUUUM è questo
Già il nome “K-league All stars” suona come una di quelle squadre di PES con i giocatori sul dorso degli struzzi. Massimo rispetto per la K-league, ma quest’atto di lesa maestà è proprio ciò che rende il SIUUM un grande gesto. Questi tre disperati tutti scoordinati che saltano e fanno un SIUUUM davanti a Ronaldo in panchina e lo fanno rosicare, cancellano tutto ciò che di esteticamente perfetto esiste nell’esultanza.
In questi mesi in molti hanno segnato contro la Juventus e nonostante l’assenza di Ronaldo si sono prodigati nel SIUUM. Possiamo dire, vista la condizione a tratti disastrosa dei bianconeri, che sia l’unico vero lascito di Cristiano. Ogni persona che lo fa lo cambia, lo rende meno estetico, più esplosivo, più goffo, meno perfetto. La maggior parte delle persone neanche urla più quel sì distorto da una voce non umana. Ci sarebbe molto da dire, ma a volte un video vale più di mille parole.
Dovevo scrivere di quella che è tutt’ora la mia esultanza predefinita su FIFA. Vi chiedo di iscrivervi alla newsletter, solo all’urlo di un grande: